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Fino al 6 settembre sarà possibile presentare la domanda per ottenere le agevolazioni in quanto proprietari di case concesse in locazione: si tratta dei contributi a fondo perduto previsti dal c.d. “bonus affitti”.

Il contributo è riservato ai proprietari di casa che riducono l’affitto all’inquilino che la utilizza come abitazione principale: il bonus equivale ad un rimborso del 50% dell’ammontare complessivo dello sconto che l’affittuario concederà, tramite regolare rinegoziazione registrata, fino ad un importo massimo di 1.200,00 euro.

REQUISITI DEL RICHIEDENTE Il bonus è usufruibile da parte del locatore che dal 25 dicembre del 2020 al prossimo 31 dicembre ha ridotto o vorrà ridurre il canone dei contratti di affitto per tutto l’anno 2021, o per alcuni mesi.

Il beneficio viene riconosciuto per i contratti in vigore dal 29 ottobre 2020 e non esistono limitazioni per quanto riguarda il regime fiscale di tassazione. Il bonus affitti 2021, infatti, vale sia per i contratti in regime ordinario, sia per quelli a cedolare secca.

LIMITAZIONI TERRITORIALI Il bonus affitti 2021 non è valido in tutto il territorio italiano, è usufruibile dagli affittuari di abitazioni situate nei comuni che vengono definite “ad alta tensione abitativa”, ovvero Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia, ma anche i comuni confinanti con gli stessi e gli altri comuni capoluogo di provincia.

La lista completa e tassativa dei comuni è consultabile al seguente link .

COME INOLTRARE LA DOMANDA Gli interessati possono richiedere il contributo tramite la presentazione di una istanza da trasmettere direttamente all’Agenzia delle entrate, esclusivamente con la modalità telematica, nel periodo che va dal 6 luglio 2021 al 6 settembre 2021.

La richiesta può essere inviata personalmente dal locatore entrando nell’area riservata, oppure tramite intermediario autorizzato all’accesso del cassetto fiscale del locatore.

Si può accedere all’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate tramite le credenziali SPID, tramite carta identità elettronica, attraverso il portale “Fisco online” o con carta nazionale dei servizi.

I DATI RICHIESTI A questo punto si dovrà inserire il codice fiscale del locatore e l’IBAN del conto corrente a lui intestato, sul quale ricevere le somme.

Si passerà poi ai dati del contratto oggetto di rinegoziazione con la data di inizio e fine del nuovo canone rinegoziato, l’importo del canone prima e dopo la rinegoziazione, infine dovrà essere indicata la quota di possesso del locatore richiedente il contributo.

La procedura web consente di selezionare i contratti di locazione intestati al richiedente, accedendo direttamente alla banca dati dei contratti registrati e delle relative rinegoziazioni: il richiedente potrà inoltre inviare un’istanza sostitutiva fino al 6 settembre data termine, per correggere gli eventuali errori o qualsivoglia rettifica.

Inoltre, fino al 31 dicembre 2021, potrà essere presentata l’istanza di rinuncia al contributo.

I LIMITI Dopo il 31 dicembre 2021, l’Agenzia elaborerà le domande e nel caso in cui le risorse stanziate siano inferiori all’ammontare complessivo dei contributi erogabili (100 milioni di euro), ripartirà in modo proporzionale i fondi in fino al raggiungimento della somma limite.

Avv. Stefano FRANCHI

con la collaborazione
di Paolo Marra

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