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Il problema Covid-19 e locazioni commerciali è fortemente avvertito anche oltre oceano. Difatti, l’impossibilità o comunque la eccessiva onerosità di provvedere al pagamento dei canoni di locazione degli stores seminati nelle più suggestive città degli States sta piegando i brand dell’abbigliamento e del lusso. Così, la statunitense Victoria’s Secret è ricorsa all’Autorità Giudiziaria per l’annullamento del contratto di locazione per il proprio store di Herald Square a New York, mentre Gap ed H&M sono stati entrambi denunciati per non aver pagato il canone di fitto dei rispettivi negozi. La difficoltà di far fronte agli affitti stellari di Manhattan non ha risparmiato nemmeno la storica maison della moda italiana Valentino.

IL CASO VALENTINO La vicenda giudiziaria che coinvolge il luxury brand nazionale risale al giugno del 2020. Data la crisi del settore, la maison aveva deciso di chiudere il suo store di punta sulla Fifth Avenue di New York e ha trascinato in Tribunale il proprietario dell’immobile al fine di ottenere l’annullamento del contratto di locazione. Contratto che era stato stipulato nel 2013 e che sarebbe scaduto naturalmente nel 2029, se non fosse stato per la pandemia a causa della quale – a detta di Valentino – il negozio locato non poteva più operare “in linea con la reputazione di alta qualità, lusso e prestigio” del quartiere, come previsto dal regolamento contrattuale.

Lo scorso 27 gennaio, la Commercial Division (una sorta di Tribunale delle imprese) della contea di New York ha respinto il ricorso di Valentino, non suffragando la tesi della maison sulla impossibilità della gestione dello store dovuta alla pandemia da covid. In altre parole, secondo il Giudice, la pandemia non avrebbe impossibilitato in assoluto Valentino alla conduzione del negozio e al pagamento dei canoni di locazione.

LA CONTROFFENSIVA DEL PROPRIETARIO DELL’IMMOBILE Qualche giorno fa, l’owner dello stabile è passato al contrattacco, citando in giudizio dinanzi alla Corte Suprema di Manhattan la Maison, con una richiesta di 207,1 milioni di dollari a titolo di risarcimento dei danni: secondo la proprietà, infatti, Valentino avrebbe risolto ingiustificatamente il contratto e – nonostante abbia abbandonato il negozio a dicembre 2020 – deve essere obbligato a saldare tutto il canone di locazione dovuto sino al 2029. Inoltre, sempre sin base alle richieste del proprietario, la Maison deve risarcire un danno di circa 12,9 milioni di dollari per aver lasciato lo store in condizioni disastrose.

Chi la spunterà questa volta?

Avv. Stefano FRANCHI

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