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La prima notizia di reato commesso nello spazio da una cittadina americana nei confronti dell’ex coniuge ha destato non pochi dubbi sulla giurisdizione degli Stati in ordine a condotte poste in essere in orbita.

TRATTATO SULLO SPAZIO EXTRA-ATMOSFERICO In piena Guerra Fredda, nel 1967, U.S.A., Gran Bretagna e Unione Sovietica hanno stipulato un Trattato (Outer Space Treaty) che ha regolato alcuni aspetti del diritto “extra-atmosferico”: oltre al divieto per gli stati firmatari di collocarvi armi nucleari, viene sancito l’utilizzo della Luna e degli altri corpi celesti esclusivamente per scopi pacifici, oltre al divieto di  rivendicazione di qualsiasi sovranità statuale nell’intera orbita terrestre.

ACCORDO INTERGOVERNATIVO DELLA S.S.I. L’assenza di sovranità porta con sé l’assenza di giurisdizione: per evitare un pericoloso vuoto di tutela, nel 1998 è stato siglato l’Accordo Intergovernativo della Stazione Spaziale Internazionale, un trattato sottoscritto dai 15 paesi partecipanti al progetto della Stazione. In particolare, l’Art.5 prevede che ciascun partecipante mantenga la giurisdizione e il controllo sul suo personale al lavoro sulla Stazione, a condizione che si tratti di cittadini, estendendo così agli astronauti in orbita l’assoggettamento alla giurisdizione del paese di provenienza.

IL CASO L’astronauta Anne McClain è indagata per accesso abusivo al conto corrente dell’ex consorte Summer Worden. Quest’ultima, infatti, insospettita dagli accessi telematici sul proprio conto corrente, aveva richiesto alla banca di localizzare il computer dal quale veniva effettuata tale attività: appurato la provenienza (network NASA) denunciava la ex moglie alla Federal Trade Commission e all’ispettore generale della Nasa.

L’astronauta, accusata di furto di identità e di accesso improprio alla documentazione finanziaria di terzi, pur avendo ammesso l’accesso, si è giustificata adducendo che lo stesso fosse finalizzato unicamente a verificare che vi fossero risorse a sufficienza per il figlio di Worden, di cui i coniugi si prendevano cura insieme prima della fine della loro relazione.

In applicazione del suddetto Art.5, quindi, le autorità statunitensi stanno indagando sull’accaduto per verificare se si sia, o meno, perfezionato il primo reato nello spazio della storia.

Avv. Stefano FRANCHI

con la collaborazione di
Francesca DE VINCENTIIS

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