Due giorni fa il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al Decreto Sicurezza bis: il testo definitivo prevede nuove sanzioni pecuniarie alle navi che non rispettano il divieto di ingresso nelle acque territoriali, l’istituzione di un fondo per i rimpatri di 2 milioni di euro, l’assunzione di 800 amministrativi per eseguire le sentenze penali, il potenziamento delle operazioni di polizia sotto copertura, l’inasprimento delle pene per le aggressioni a chi indossa la divisa e nuove misure di contrasto alla violenza in occasione di manifestazioni sportive.
CONTRASTO ALL’IMMIGRAZIONE I primi tre articoli del Decreto prevedono una serie di disposizioni mirate al contrasto della immigrazione clandestina. L’articolo 1 amplia le prerogative del Ministro dell’Interno, il quale, per motivi di ordine o sicurezza pubblica “può limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale” con l’accordo dei Ministeri della Difesa e delle Infrastrutture e una volta informato il Presidente del Consiglio.
Il successivo articolo stabilisce multe da 10mila a 50mila euro per il comandante della nave che non rispetta le norme: in caso di reiterazione del reato è prevista la confisca della nave.
L’articolo 3 estende ai reati associativi di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, anche nelle ipotesi non aggravate, la competenza delle procure distrettuali antimafia, consentendo in tal modo l’utilizzo di intercettazioni preventive anche per questo genere di reati
L’articolo 12 incentiva infine i rimpatri di stranieri irregolari, istituendo presso il Ministero degli Esteri un Fondo destinato a finanziare interventi di cooperazione per il rimpatrio di soggetti irregolari presenti sul territorio nazionale e provenienti da Stati non appartenenti all’Unione Europea.
NUOVE ASSUNZIONI NEI TRIBUNALI Al fine di smaltire l’arretrato relativo ai procedimenti di esecuzione delle sentenze penali di condanna, il Ministero – ai sensi dell’art. 8 del Decreto – è autorizzato ad assumere, per il biennio 2019-2020, con contratto di lavoro a tempo determinato di durata annuale, un contingente massimo di 800 unità di personale amministrativo non dirigenziale di Area I e II.
REATI COMMESSI IN OCCASIONE DI MANIFESTAZIONI PUBBLICHE Dopo aver stanziato 3 milioni di euro nel triennio 2019-2021 per il potenziamento delle operazioni di polizia sotto copertura, il Decreto introduce aumenti di pena nei confronti di chi, in occasione di manifestazioni pubbliche:
– utilizzi caschi protettivi o altri mezzi atti a dissimulare il riconoscimento (arresto da due a tre anni e ammenda da 2.000 a 6.000 euro);
– cagioni una interruzione di pubblico servizio (reclusione fino a due anni);
– si renda colpevole di danneggiamento (reclusione da uno a cinque anni).
REATI COMMESSI IN OCCASIONE DI MANIFESTAZIONI SPORTIVE Viene introdotta una nuova circostanza aggravante nel Codice (Art. 61, n. 11-septies) consistente nell’avere commesso il fatto “in occasione o a causa di manifestazioni sportive o durante i trasferimenti da o verso i luoghi in cui si svolgono”.
Il Decreto inoltre amplia la casistica e la durata di applicazione del DASPO, rendendolo applicabile anche ai reati di terrorismo e alle condotte poste in essere all’estero.
Vengono altresì sanzionati con pene più severe gli episodi di violenza o minacce nei confronti degli arbitri.
In ultimo sono previsti controlli e sanzioni più severe nei confronti del bagarinaggio (anche online) e in ordine ai rapporti fra le società sportive e i propri tifosi.
Avv. Stefano FRANCHI