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Il Bonus Bebè è una misura di sostegno alla maternità e alla genitorialità che vedono coinvolti da un lato l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale e dall’altro le Pubbliche Amministrazioni regionali e locali.

E’ anche noto come assegno di natalità, ed è stato adottato per la prima volta con legge n. 190/2014 per le annualità 2015/2017 e successivamente prorogata di anno in anno, da ultimo con decreto legge n. 119/2018 convertito con legge n. 136/2018.

DURATA Per un massimo di 12 mensilità: viene corrisposto a cadenza mensile fino al primo anno di età o del primo anno di ingresso nella famiglia adottante o assegnata in affidamento preadottivo.

A CHI SPETTA? Legittimate alla richiesta del Bonus Bebè sono tutte la mamme residenti nel nostro Paese, che siano lavoratrici, casalinghe o disoccupate e di qualsiasi nazionalità (se extracomunitarie, è richiesto il permesso di soggiorno CE, la carta di soggiorno o lo status di rifugiato).

Consulta il nostro approfondimento sul Bonus Bebè 2019

BONUS BEBÈ: COS’È E COME SI RICHIEDE

NUOVE SOGLIE DI REDDITO La legge di bilancio 2020 ha prorogato (e ampliato) il Bonus, che viene esteso a tutti, senza limiti di reddito. Le soglie ISEE sono necessarie solo a fissare l’importo spettante alla famiglie:

ISEE fino a € 7.000: 160 euro al mese;

ISEE da € 7.000,01 a € 40.000,00: 120 euro al mese

ISEE oltre € 40.000,00: 80 euro al mese

Tali importi vengono aumentati del 20% in caso di secondo figlio (da 96 a 192 euro al mese).

PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA La domanda può essere presentata in via telematica all’INPS (qualora in possesso di PIN dispositivo), oppure mediante Patronato o telefonando al Contact Center dell’INPS.

Avv. Stefano FRANCHI

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