Potrebbe essere posticipata di un anno l’introduzione dell’educazione civica nelle scuole. Nonostante l’approvazione definitiva della legge, la mancata pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale, entro i termini previsti, dovrebbe causare lo slittamento all’anno scolastico 2020-2021.
MANCATA PUBBLICAZIONE IN GAZZETTA Secondo quanto previsto dell’articolo 2 della legge, l’insegnamento dell’educazione civica è istituito “a decorrere dal 1° settembre del primo anno scolastico successivo all’entrata in vigore della presente legge, prevista quindici giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale”.
A meno di colpi di scena quindi, l’introduzione della materia è rimandata al 2020: sarebbe stata necessaria la pubblicazione entro il 16 agosto, visto che l’inizio dell’anno scolastico è previsto per il 1° settembre.
COSA PREVEDE LA LEGGE L’insegnamento dell’educazione civica è attivato nella scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado, per un numero di ore annue non inferiore a 33 (ossia 1 ora a settimana), da svolgersi nell’ambito del monte orario obbligatorio previsto dagli ordinamenti vigenti.
L’insegnamento è affidato, anche in contitolarità, a docenti della classe, e dovrà riguardare:
– Costituzione italiana;
– Istituzioni nazionali, dell’Unione europea e degli organismi internazionali;
– Storia della bandiera e dell’inno nazionale;
– Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile;
– Educazione alla cittadinanza digitale;
– Elementi fondamentali di diritto, con particolare riferimento al diritto del lavoro;
– Educazione ambientale, sviluppo eco-sostenibile e tutela del patrimonio ambientale, delle identità, delle produzioni e delle eccellenze territoriali e agroalimentari;
– Educazione alla legalità;
– Educazione al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio culturale e dei beni pubblici comuni.
CONSULTA DEI DIRITTI E DEI DOVERI DELL’ADOLESCENTE DIGITALE Fra le molte novità è prevista l’istituzione della “Consulta dei diritti e dei doveri dell’adolescente digitale”, che opera in coordinamento con il Tavolo tecnico per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo, previsto dall’articolo 3 della L. 71/2017.
Un componente sarà sempre espresso dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, e dovrà essere garantita la rappresentanza degli studenti, degli insegnanti, delle famiglie e degli esperti del settore.
Avv. Stefano FRANCHI