Non solo i viaggi ed il comparto turistico sono stati interessati dalla modalità di rimborso in voucher o buoni, piuttosto che in contanti: anche chi ha acquistato con anticipo i biglietti per concerti e spettacoli di vario tipo rischia di doversi accontentare di un buono sostitutivo.
LA DISCIPLINA VIGENTE L’Art. 88 D.L. N. 18/2020 c.d. “Cura Italia”: prevede che per gli spettacoli cancellati a causa della pandemia da Covid-19, l’organizzatore debba emettere un buono di pari importo, spendibile per uno o più eventi nel corso dei prossimi 12 mesi (estesi a 18 dal D.L. N. 34/2020 c.d. “Rilancio”).
La ratio di tale scelta è quella di sostenere un comparto che giocoforza è dovuto restare fermo, con evidenti ripercussioni per artisti e lavoratori. Nessuna possibilità di scelta: i soggetti non interessati ad altri concerti, eventi e spettacoli non potranno recuperare i soldi spesi.
L’EMENDAMENTO DELLA COMMISSIONE BILANCIO: è al vaglio della Camera un emendamento (che ha già incassato la fiducia in Commissione Bilancio) al D.L. Rilancio che prevede il rimborso in denaro dei biglietti dei concerti annullati.
Il rimborso scatterà a seguito della verificazione di una condizione ben precisa: se un evento è stato cancellato definitivamente, si ha diritto ad avere indietro i soldi del biglietto; mentre tale diritto decade e viene sostituito da un voucher se un concerto è stato solo rinviato (e non cancellato) e la nuova data rientra nel periodo di validità del buono.
Ricapitolando: si ha diritto al rimborso completo della somma spesa per il biglietto quando il concerto è stato cancellato; se è stato rinviato, si accede al voucher solo se la nuova data è compresa nel lasso di tempo in cui il buono è valido.
I FONDI PER SOSTENERE LA CULTURA Il Decreto Rilancio ha incrementato le risorse destinate a due Fondi, uno di parte corrente e l’altro in conto capitale, per le emergenze nei settori dello spettacolo, del cinema e audiovisivo previsti dal D.L. Cura Italia. La dotazione complessiva sale a 245 milioni di euro per l’anno 2020, di cui 145 milioni per la parte corrente e 100 milioni per gli interventi in conto capitale.
Nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo vengono istituiti altri due strumenti:
- il Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali, con una dotazione di 210 milioni di euro, destinato al sostegno delle librerie, dell’intera filiera dell’editoria, ai musei e agli altri istituti e luoghi della cultura; è destinato anche compensare le perdite derivanti dall’annullamento, in seguito all’emergenza epidemiologica da Covid-19, di spettacoli, fiere, congressi e mostre;
- il Fondo cultura, con una dotazione iniziale di 50 milioni di euro per l’anno 2020 (cui si potranno aggiungere altri 50 milioni di euro nel 2021) finalizzato alla promozione di investimenti e altri interventi per la tutela, la fruizione, la valorizzazione e la digitalizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale.
Per incentivare la ripresa delle attività culturali, il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo realizzerà inoltre una piattaforma digitale per la fruizione del patrimonio culturale e di spettacoli, per cui è autorizzata la spesa di 10 milioni di euro per l’anno 2020.
Avv. Stefano FRANCHI
con la collaborazione del
Dott. Alessio PRIMAVERA